Nei giorni scorsi, sull’account WhatsApp di milioni di utenti italiani è comparso un avviso intitolato «WhatsApp sta aggiornando i propri termini e l’informativa sulla privacy». Si trattava del modo con cui la piattaforma chiedeva agli iscritti di accettare le nuove condizioni d’uso: c’era anche una data entro la quale lo si doveva fare: l’8 febbraio 2020. Ma WhatsApp l’ha posticipata di tre mesi: l’accettazione delle nuove condizioni dovrà essere fornita entro il 15 maggio. Ufficialmente, lo spostamento è stato stabilito per dare più tempo alle persone di rivedere e capire le novità e fare chiarezza. In realtà, la vera ragione del rinvio sta nella volontà di sedare le polemiche che ne sono nate, oltre alle preoccupazioni delle Autorità garanti. Nell’episodio di oggi del podcast «Corriere Daily» Martina Pennisi spiega in che cosa consistono i dubbi sollevati da questa mossa dell’app di messaggistica di proprietà di Facebook. E quali conseguenze ne sono seguite (per esempio lo spostamento in massa su altre applicazioni) e seguiranno
Poi Alessandro Pasini spiega perché il Super Bowl del 7 febbraio potrebbe collocare per sempre Tom Brady nel ristretto gruppo dei più grandi sportivi di tutti i tempi.
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